| | | Autore
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| Pearl S. Buck
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| | | Titolo
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| Tutti sotto il cielo
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| | | Casa Editrice
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| Rizzoli
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| | | Anno di Pubblicazione
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| 1974 / I Edizione
| | | | | | | | Pagine
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| 217
| | | | | | | | Lingua | | Italiano | | | | | | | | Copertina
| | Rigida con sovra copertina
| | | | | | | | ISBN | | | | | | | | Condizioni Usato, in buone condizioni. Integro privo di scritte, segni, timbri, pieghe o lacerazioni. Sovra copertina leggermente ingiallita e macchiata dal tempo. Su richiesta posso inviare ulteriori immagini via mail. | | Trama E’ probabilmente l’ultimo romanzo scritto dalla Buck nel 1973 poco prima della sua morte ed è forse quello che più degli altri rappresenta una sorta di compendio della sua vita. Dalla storia della famiglia MacNeil, si indovinano larghi tratti autobiografici, la vita trascorsa a Pechino e quella successiva in terra d'America. Ma a colpire è non solamente la vicenda pratica dell’emigrante di ritorno, con tutte le difficoltà insite nel rientro e nel doversi riadattare ad una vita ormai dimenticata o per i figli nati all’estero, affatto nuova e diversa. Lungo tutto il libro infatti, serpeggia la condizione terribile che spesso attraversano coloro che si trovano a vivere questa vicenda, stranieri in tutti i luoghi, pur avendo due patrie entrambe amate. Il dramma di trovarsi americani in Cina e cinesi in America, consapevoli di appartenere convintamente a due tradizioni diverse, che si comprendono entrambe e che dovrebbero solo arricchire invece di provocare continuamente sensazioni dolorose e nostalgie insoddisfatte. E’ però soprattutto la totale incomprensione di chi li circonda a rendere il tutto più difficile e pericoloso, quando si vorrebbe solamente spiegare la complessità delle situazioni a gente a cui invece non interessano i distinguo, ma vorrebbero solo spiegazioni e soprattutto soluzioni semplici, come quell’ascoltatore che alla conferenza in cui Malcolm cerca di spiegare le motivazioni dell’affermarsi del comunismo in Cina, gli ribatte che sarebbe certo meglio, invece di fare tante chiacchiere, buttare un bel paio di bombe atomiche per risolvere tutto.
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