Trama "I prigionieri erano dotati di un numero di matricola, assegnato in base all'ordine delle celle occupate, e solo con questo erano menzionati. Speer, il N.5, era il più ambizioso dei reclusi, in quanto dedicava molto tempo a una rigorosa attività fisica e mentale e si concedeva "ferie" di due settimane, a pochi mesi le une dalle altre, che lo rinfrancavano un poco dall'autoimposta routine. Scrisse in segreto due libri, la già citata autobiografia Memorie del Terzo Reich e un estratto da pagine di diario chiamato non certo The Spandau Diaries, bensì Spandauer Tagebücher. Speer si teneva occupato anche con la progettazione di una casa estiva in California per conto di un guardiano[3]. Si cimentava, infine, in "passeggiate per il mondo" prendendo a prestito libri di viaggi e di geografia dalla biblioteca e immaginandosi gli itinerari in essi contenuti mentre girava per il cortile. Si calcola che fino al suo rilascio "percorse" più di 24.000 km."
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